Il quartiere di Santo Spirito non ha smarrito radici ed identitร storica.
Accanto alla Basilica di Santo Spirito, Palazzo Capponi ospita lโIstituto deโ Bardi, voluto dal fondatore Girolamo deโ Bardi (1777-1829), il cui lascito testamentario di cinquantamila scudi permise lโacquisto del Palazzo nel 1865, sede da allora dellโimportante centro gratuito di formazione tecnico-professionale degli artigiani cittadini. La visione illuminata di Girolamo deโ Bardi lo colloca tra i precursori a Firenze della Scuola di Mutuo Insegnamento e tra i maggiori promotori dellโeducazione popolare per il riscatto sociale dei ceti popolari.

Tra i tanti interessi del conte Girolamo deโ Bardi, il suo nome risulta strettamente legato allโorganizzazione e alla gestione del Museo di Fisica e di Storia Naturale di Firenze La Specola, il piรน importante istituto scientifico del Granducato di Toscana, fondato da Pietro Leopoldo. In particolare tra il 1806 e il 1829 egli si impegnรฒ a rendere questa istituzione un importante centro di studi e di divulgazione scientifica, con lโapertura al suo interno di un Liceo (1807), che doveva essere un supplemento agli studi universitari, e lโapertura al pubblico della Biblioteca del Museo.
Personaggio dalla vasta cultura scientifica, collezionista di libri (con una concezione di questi non come cimelio prezioso, ma come strumento di conoscenza, di aggiornamento e di sperimentazione), interessato alla geologia ed alla mineralogia, arricchรฌ costantemente le proprie collezioni scientifiche e quelle del Museo di Via Romana; fu studioso illuminato per il suo concetto di โscienza utileโ, cioรจ legata indissolubilmente alle sue applicazioni pratiche e come mezzo di conoscenza, progresso e modernizzazione. Ebbe legami privilegiati con le Corti e gli apici amministrativi: il prestigio della sua famiglia e i suoi interessi scientifici gli consentirono di tessere questi rapporti da un capo allโaltro dโEuropa, con lโabilitร di un promotore culturale, abituato al rapporto diretto coi sovrani e con gli scienziati piรน noti del suo tempo (qualitร rafforzate da rare competenze linguistiche: conosceva il francese, lโinglese ed il tedesco).
Forte di questa ereditร , lโIstituto deโ Bardi รจ riuscito a sopravvivere nei secoli a travagliate vicende e la sede รจ ancora oggi quella di Palazzo Capponi, dove si promuovono le svariate attivitร a sostegno dellโartigianato, in linea con lโarticolo 2 dello statuto del 1969 in cui si dichiarava che lo scopo dellโIstituto era lโistruzione e la formazione degli artigiani in stato di bisogno del Comune di Firenze, al fine di renderli piรน esperti e valenti in unโattivitร che รจ il vanto di Firenze ed elemento fondamentale della sua vita economica e culturale.
Oggi lโIstituto rende attuale questo messaggio attraverso una rinnovata attivitร formativa: brevi corsi di formazione artigianale e laboratori di artigianato artistico, non professionalizzanti, ma svolti da artisti e artigiani che costituiscono eccellenze del territorio toscano e non solo, oppure da operatori che, pur possedendo unโarte preziosa e che va perdendosi, non sono in grado, per le difficoltร del settore, di promuovere se stessi ed i loro prodotti.
La Fondazione si impegna in questo, tramite la sua rete di conoscenze ed i suoi strumenti di promozione, anche con la realizzazione di progetti, eventi e mostre connesse al mondo dellโarte, dellโartigianato e della cultura in generale (ad es. organizzazione della Mostra Arte e Artigianato, presso Spazio espositivo C.A.Ciampi, Palazzo del Pegaso, anno 2021); con la partecipazione, tramite laboratori e dimostrazioni dal vivo, a fiere di settore (ad es. al MIDA - Mostra Internazionale dellโArtigianato, anno 2019); interagendo con lโimportante potenziale mercato del turismo fiorentino e toscano; instaurando rapporti con le realtร formative per stranieri (universitร americane, in particolare) presenti a Firenze, per le quali organizza laboratori di artigianato in lingua, tenuti dagli artigiani stessi, presso palazzo Capponi o nelle botteghe; realizzando direttamente attivitร formative ed esperienziali per gruppi di turisti; accogliendo scambi culturali con paesi esteri (ad es. mostre e laboratori organizzate nellโambito di progetti di scambio con artigiani stranieri, quelli, ad esempio, finanziati dal Fondo per la Cultura del Ministero del Cile); ospitando conferenze, presentazioni di libri, seminari con argomenti che ruotano attorno lโartigianato e lโarte.
A tale proposito ha recentemente rinnovato le proprie sale per poter accogliere mostre a tema, dotandosi anche di una attrezzatura multimediale per lโattivitร formativa e le conferenze.
ร inoltre consapevole dellโimportanza di far conoscere lโarte del โsaper fareโ, tramite lโattivitร didattica, anche ai bambini ed ai ragazzi delle scuole, per i quali sono organizzate attivitร (sia in sede, che nelle scuole stesse), in cui possono potenziare la propria creativitร o scoprire, o riscoprire, il gusto di lavorare con le mani e la soddisfazione di realizzare un manufatto da soli.
In linea con la consapevolezza del potere benefico dellโartigianato, della sua capacitร rafforzativa della stima di se stessi, della possibilitร di dare lโopportunitร di scoprire arti e tecniche che possano restituire dignitร e inclusivitร lavorativa, e fedele ai tutti suoi statuti storici sin dalla fondazione, lโIstituto continua anche il suo ruolo di ente benefico fornendo la possibilitร a categorie svantaggiate, in senso sociale, fisico o psichico, di partecipare alle sue attivitร formative gratuitamente (convenzione con i Servizi Sociali del Comune di Firenze; convenzioni con associazioni specifiche, come Progetto Itaca).
La nostra Fondazione si presenta, sin dalla sua rinascita, come un ente neutrale e aperto a tutte le proposte di collaborazione, provenienti da istituzioni, associazioni di categoria, associazioni private, senza connotazioni politiche, culturali e religiose.
La Fondazione Istituto deโ Bardi, ospita dal 2006 ai piani superiori della propria sede la James Madison University, prestigiosa universitร della Virginia, e dal 2016 il laboratorio di restauro della carta dellโIstituto per lโArte e per il Restauro di Palazzo Spinelli.
